Navigare su Internet oggi è una necessità, non un lusso. Ma non tutte le famiglie e le imprese hanno le stesse possibilità di accesso a connessioni veloci e stabili. Per colmare questo divario digitale, nel corso degli ultimi anni lo Stato italiano – spesso con il supporto dell'Unione Europea e dei fondi PNRR – ha messo in campo una serie di bonus e incentivi per favorire l'adozione di connessioni veloci e servizi digitali.
Alcuni di questi bonus sono attualmente attivi, altri sono terminati e potrebbero tornare nei prossimi mesi. Ecco tutto quello che c'è da sapere, spiegato in modo chiaro e aggiornato.
Il primo bonus internet: come è nato e cosa offriva
Il primo vero incentivo statale alla connettività risale al 2020, nel pieno della pandemia da Covid-19. Il Piano Voucher Fase 1, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Infratel Italia, prevedeva un contributo fino a 500 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 20.000 euro.
Il bonus serviva per:
- attivare una connessione veloce (almeno 30 Mbps);
- acquistare un dispositivo (tablet o PC).
Le famiglie potevano ottenere 200 euro per l'abbonamento e 300 euro per il dispositivo. Il contributo veniva erogato direttamente dagli operatori aderenti, con offerte dedicate. Questa prima fase si è conclusa nel novembre 2021, con fondi completamente esauriti.
Era stato creato e ideato per permettere a tutti di adottare la DAD (Didattica a Distanza), necessaria in tempo di Covid-19, così da non lasciare indietro nessuno.
Il voucher per le imprese: ancora attivo (fino a dicembre 2025)
Il Piano Voucher Fase 2, dedicato a micro, piccole e medie imprese, è stato attivato nel marzo 2022 ed è ancora valido. Prevede un contributo da 300 a 2.000 euro per imprese che attivano una connessione ad alta velocità (da 30 Mbps fino a 1 Gbps o più).
Il bonus può essere richiesto solo dalle imprese iscritte al Registro delle Imprese e il contributo varia in base alle prestazioni della connessione attivata:
- 300 euro per velocità da 30 a 300 Mbps;
- 500 euro per connessioni tra 300 Mbps e 1 Gbps;
- fino a 2.000 euro per connessioni superiori a 1 Gbps, ma solo con interventi infrastrutturali.
Per ottenerlo basta contattare un operatore tra quelli accreditati (come TIM, Vodafone, WindTre, Fastweb, EOLO, Open Fiber, ecc.) e richiedere l'attivazione di un'offerta compatibile. Il voucher viene applicato direttamente in fattura. Il termine ultimo per accedere è fissato al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato dei fondi.
Questo fondo negli anni ha provocato molti malumori poiché premia in modo particolare quelle imprese già raggiunte da alte velocità e penalizza, per la seconda volta, le imprese invece costrette a navigare ancora con connessioni non prestanti.
Bonus PC e Internet: in attesa di rifinanziamento
Accanto ai voucher per le famiglie a basso reddito, lo Stato aveva ipotizzato anche una Fase 2 per le famiglie con ISEE fino a 50.000 euro, ma questa non è mai partita. Tuttavia, nel 2025 è tornata al centro del dibattito, in particolare per supportare le famiglie con figli in età scolare e le aree a rischio di esclusione digitale.
Secondo le dichiarazioni del Ministero per l'Innovazione Tecnologica, è prevista una nuova versione del bonus PC e Internet per l'autunno 2025, che potrebbe includere:
- 300 o 500 euro per dispositivi digitali (tablet, notebook);
- offerte agevolate per la connessione Internet;
- criteri di priorità legati al numero di figli, alla situazione economica e all'assenza di copertura FTTH.
Per ora, però, si tratta solo di una proposta in fase di definizione, non ancora attiva.
Bandi e bonus regionali: un mosaico in evoluzione
Oltre ai bonus statali, alcune Regioni hanno attivato propri bandi con fondi europei o residui del Piano Nazionale Banda Ultra Larga.
Questi bandi sono meno noti ma talvolta più accessibili. Per esempio:
- in Lombardia, tra il 2023 e il 2024 è stato attivo un bonus fino a 800 euro per famiglie con figli studenti e ISEE inferiore a 20.000 euro, spendibile per PC, modem e attivazione fibra;
- in Sicilia, nel 2024 è stato attivato un bando per favorire la digitalizzazione dei Comuni delle aree interne, con bonus per le famiglie residenti;
- in Campania e Calabria, nel 2025 si attendono nuovi avvisi per la digitalizzazione scolastica e l'accesso alla rete per famiglie disagiate.
Per scoprire se la propria Regione offre bonus attivi, è sempre consigliabile consultare il sito ufficiale dell'ente regionale o dei Comuni, oppure monitorare il portale bandaultralarga.italia.it.
Chi può richiederli e come
In generale, per accedere ai bonus occorre:
- essere residenti in Italia;
- avere un contratto di fornitura o attivarlo ex novo;
- rispettare i limiti di reddito (per i bonus famiglia);
- possedere una partita IVA o iscrizione alla CCIAA (per i bonus impresa).
La richiesta va presentata attraverso l'operatore telefonico scelto, che verifica i requisiti e applica direttamente lo sconto. Non è necessario compilare moduli per conto proprio: tutta la procedura è gestita dall'operatore.
Il futuro dei bonus connettività
Il futuro dei bonus internet e telefonia dipenderà molto dalla volontà politica e dai fondi europei disponibili. Dopo la conclusione della Fase 1, molti utenti si sono detti soddisfatti, ma hanno segnalato difficoltà burocratiche o poca chiarezza su chi avesse davvero diritto all'incentivo.
Nel 2025, si sta discutendo una semplificazione del sistema, con l'obiettivo di rendere i bonus automatici per chi riceve altri aiuti pubblici, come l'Assegno Unico o il Reddito di Cittadinanza. Anche il mondo scolastico sta spingendo per nuovi voucher destinati agli studenti delle scuole superiori.