Quando si attiva una nuova connessione in fibra ottica, una delle prime domande che sorge spontanea è: conviene usare il router fornito dall'operatore o acquistare un dispositivo proprio?
Una scelta apparentemente tecnica che, in realtà, tocca diversi aspetti pratici: costi, prestazioni, libertà di configurazione e assistenza. Vediamo quindi pro e contro delle due strade, con uno sguardo anche al quadro normativo che tutela la libertà di scelta degli utenti.
Router libero: cosa dice la legge
In Italia, il "modem libero" (che tipicamente è insieme al modem) è un diritto sancito dalla delibera AGCOM n. 348/18/CONS, che obbliga gli operatori a consentire agli utenti di utilizzare un router di propria scelta.
In passato molti provider imponevano l'acquisto o il noleggio dei loro dispositivi, spesso a costi spalmati nel tempo (anche 5-7 € al mese per anni). Oggi, invece, è possibile rifiutare il modem dell'operatore e collegare un apparato compatibile senza penali né limitazioni.
Router fornito dall'operatore: pro e contro
Partiamo sicuramente dai vantaggi:
- plug & play: il router arriva già configurato, basta collegarlo e la connessione funziona subito;
- assistenza tecnica integrata: in caso di guasti o malfunzionamenti, il provider può accedere da remoto al dispositivo e risolvere i problemi senza interventi complessi;
- aggiornamenti automatici: il firmware viene gestito centralmente, migliorando sicurezza e stabilità nel tempo;
- compatibilità garantita: nessun rischio di problemi con la linea VoIP o con parametri di connessione particolari (soprattutto con FTTH).
Ma il router dell'operatore può essere come una rosa, essere quindi bello ma avere molte spine:
- costo nel tempo: anche se presentato come "incluso", spesso il prezzo del router è spalmato nel canone mensile, e può superare i 100-150 € totali;
- prestazioni medie: i router forniti dagli operatori, pur affidabili, non sono quasi mai di fascia alta. Wi-Fi limitato, scarse opzioni di personalizzazione e copertura non ottimale per case grandi;
- limitazioni software: alcuni operatori bloccano funzioni avanzate (es. gestione DNS, VPN, firewall o porte LAN dedicate);
- vincolo contrattuale: in alcuni casi, se si restituisce il router prima della fine del contratto, è previsto un costo di disattivazione o la mancata garanzia sull'assistenza tecnica.
Inoltre alcuni operatori in realtà non noleggiano il router ma te lo vendono, spalmando il suo costo nella rata. In tal caso tipicamente c'è un vincolo contrattuale che obbliga a mantenere la linea per molti mesi (tipicamente dai 24 ai 36), in caso di disattivazione della linea anzitempo l'operatore potrebbe chiedere il saldo del router stesso, che tipicamente non è mai a buon prezzo considerando il dispositivo ottenuto.
Router acquistato in autonomia: libertà e performance
Di contro andiamo a guardare i vantaggi del router libero:
- massimo controllo: puoi scegliere un router con le funzionalità che preferisci, Wi-Fi 6, mesh, MU-MIMO, VPN integrate, parental control, gestione avanzata della rete e molto altro;
- investimento a lungo termine: un buon router dura molti anni e può essere riutilizzato con diversi operatori;
- Wi-Fi superiore: i modelli di fascia medio-alta offrono una copertura stabile e velocità nettamente migliori rispetto ai router forniti dai provider;
- sicurezza e privacy: aggiornamenti diretti dal produttore e pieno controllo sulle impostazioni di rete.
Anche in questo caso non abbiamo solo vantaggi e quindi andiamo ad analizzare gli svantaggi del router libero:
- configurazione manuale: serve un minimo di dimestichezza tecnica per inserire i parametri di connessione e, in caso di FTTH, gestire VLAN o VoIP;
- assistenza più limitata: se la connessione non funziona, il provider potrebbe rifiutare di intervenire finché non si collega il router ufficiale;
- costo iniziale: un buon router Wi-Fi 6 costa da 150 ai 400 €, anche se si ammortizza nel tempo;
- compatibilità da verificare: non tutti i router sono pronti per connessioni FTTH GPON o servizi VoIP proprietari (come quelli di TIM o Fastweb).
Prestazioni a confronto
Nel concreto, un router di fascia medio-alta acquistato autonomamente può offrire Wi-Fi più potente, banda stabile anche con decine di dispositivi e latenza inferiore, specialmente in ambienti domestici con molti dispositivi smart.
I router degli operatori, invece, puntano sulla semplicità d'uso e sulla gestione remota: ottimi per chi non vuole pensieri, meno per chi cerca prestazioni di livello.
Analisi dei costi
Facciamo due conti:
- Router dell'operatore: 5 €/mese × 30 mesi = 150 € (spesso senza possibilità di riutilizzo, che significa cambiare operatore ripartire con l'acquisto di un altro router);
- Router personale: spesa iniziale 150-400 € (la mediana passa intorno ai 200/250 €), ma nessun canone e libertà totale.
Nel medio periodo, acquistare un router proprio conviene quasi sempre, a patto di sapere come configurarlo. Anche perché è vero che alla scadenza dei 30 mesi si finisce di pagare il router, ma è altrettanto vero che molto spesso gli operatori rimodulano le offerte e se state pagando (per esempio) 24,90 € difficilmente alla scadenza dei 30 mesi andrete a pagare 19,90 €, ma è molto più probabile che continuerete a pagare circa 25 € se non di più.
Quando conviene il router dell'operatore
Ci sono chiaramente delle casistiche in cui il router offerto dall'operatore conviene:
- non vuoi occuparti di configurazioni o compatibilità;
- hai una linea VoIP gestita dal provider;
- vivi in un'abitazione piccola e non hai esigenze di copertura estesa;
- vuoi un'assistenza rapida e centralizzata in caso di problemi.
Quando conviene acquistare il router
Di contro ci sono delle casistiche in cui il router libero diventa quasi fondamentale per far funzionare bene il tuo ecosistema:
- hai molti dispositivi connessi (smart TV, console, domotica);
- vuoi personalizzare rete, DNS, VPN, o creare una rete mesh;
- desideri performance Wi-Fi 6 o 6E (molti operatori oramai li offrono);
- non vuoi pagare un canone nascosto nel tempo.
La scelta consapevole
Il router fornito dall'operatore è la scelta più comoda e sicura per chi vuole semplicità, mentre acquistare un router proprio è l'opzione migliore per chi desidera controllo, prestazioni e risparmio nel lungo periodo.
In ogni caso, conoscere i propri diritti (come il modem/router libero) è il primo passo per non subire scelte imposte e ottenere il massimo dalla propria connessione in fibra.