C'è Very Things, l'offerta da 1,99 € per oggetti connessi, con 2 Giga e una timida presenza in 4G. Poi è arrivata lei: Things 10 Giga in 5G, che ha fatto le valigie, ha messo i tacchi (del 5G) e ha deciso che la domotica meritava qualcosa di più. Non è ancora pronta per fare lo streaming del matrimonio del cugino, ma può gestire una casa smart, un antifurto, o persino una microrete di sensori sparsi per la campagna. A 3,99 € al mese, non ha paura di mostrare che vale qualcosa in più.
Una SIM per oggetti svegli e reti meno pigre
Questa offerta non è pensata per chi vuole telefonare o scrivere messaggi: le chiamate e gli SMS sono a consumo, quindi vanno bene solo per emergenze o interazioni minime. È perfetta invece per un router 5G portatile, una centralina domotica o magari quel quadro elettrico che ogni tanto decide di resettarsi da solo. Con 10 Giga al mese, 5G incluso (nei dispositivi compatibili), hotspot abilitato e una eSIM disponibile, la flessibilità non manca.
Il roaming europeo replica la soglia italiana: 10 Giga anche all'estero, una scelta che strizza l'occhio a chi ha impianti o dispositivi in altri paesi UE. Il costo di attivazione è di 9,99 €, identico alla versione "piccola" della promo. Ma qui si sente che i muscoli sono altri.
E rispetto alla "vecchia" Very Things?
Diciamocelo: la vecchia Very Things da 1,99 € è una soluzione per dispositivi minimi, quelli che si accontentano di una stilla di rete ogni giorno. La nuova versione, invece, è adatta anche a usi più dinamici: invio di video, aggiornamenti firmware frequenti, o addirittura piccoli backup automatici. Il doppio del prezzo, sì, ma anche cinque volte i dati e tecnologia 5G. Non è un semplice aggiornamento, è un salto di specie.
Things 10 Giga in 5G non è solo per videocamere o termostati. È una SIM per chi ha bisogno di una connessione piccola ma veloce, stabile, e senza troppi vincoli. Perfetta per i dispositivi IoT, ma anche per chi ha bisogno di una seconda linea dati, a basso costo e ad alta efficienza. E con il prezzo bloccato per sempre, non si rischia che domani si svegli chiedendo 9 euro al mese "perché il 5G costa".