Negli ultimi anni l'offerta di connessioni domestiche si è ampliata, ma non sempre la scelta è così semplice come sembra. Se da un lato le reti in fibra ottica pura (FTTH) offrono velocità da capogiro, dall'altro in molte zone d'Italia l'alternativa reale è ancora la FTTC (Fiber to the Cabinet), ossia la fibra che arriva fino all'armadio di strada e poi prosegue in rame fino all'abitazione. Accanto a questa tecnologia, però, oggi c'è un'opzione che fino a pochi anni fa sembrava poco praticabile: il 5G come connessione domestica, tramite router dedicato e SIM dati.
Vale la pena allora chiedersi: cosa conviene scegliere se a casa arriva una FTTC da 150–200 Mbps nominali ma il segnale 5G è eccellente?
FTTC: una connessione stabile, ma non sempre velocissima
La FTTC, in condizioni ideali, può offrire velocità vicine ai 200 Mbps in download e circa 20 Mbps in upload. Nella realtà però i valori dipendono dalla distanza dall'armadio, dalla qualità del doppino e dal livello di congestione. Non è raro che in periferia ci si fermi a 70–100 Mbps effettivi e questo nelle grandi città, perché andando in provincia le condizioni potrebbero anche peggiorare.
Un punto di forza, però, è la stabilità: la connessione è "illimitata", non ci sono limiti di traffico e si può scaricare o guardare contenuti in streaming senza preoccuparsi di consumare Giga.
Per esempio, per una famiglia di 4 persone che guarda Netflix in 4K, gioca online, aggiorna software e lavora in smart working, la certezza di non avere vincoli di consumo è un vantaggio importante.
5G: velocità da fibra, ma con qualche "asterisco"
Il 5G, soprattutto in aree ben coperte, è in grado di superare tranquillamente i 500 Mbps in download e anche i 50–100 Mbps in upload. Numeri che surclassano una FTTC media.
La vera incognita però è il traffico dati disponibile: le offerte mobili con Giga illimitati sono ancora poche e spesso prevedono limitazioni dopo una certa soglia di consumo o in caso di uso da router.
Oggi esistono piani con 300 (es. l'offerta di PosteMobile), 500 (come l'offerta Kena) o anche 1000 (su tutte segnaliamo l'offerta di Very), con costi che variano da 12 a 18/20 € al mese. Una quantità che può sembrare enorme, ma lo è davvero per un'intera famiglia?
Quanti Giga consuma una famiglia "media"?
Qui entriamo nel regno delle ipotesi e iniziamo a immaginare delle condizioni tipo, che chiaramente non si adattano a tutte le famiglie italiane ma che potrebbe essere un caso di esempio. Immaginiamo un'abitazione con 4 persone:
- due adulti in smart working, con videoconferenze quotidiane e scambio di file;
- due ragazzi che guardano video su YouTube e TikTok e usano Netflix in 4K;
- una console collegata online con download periodici da decine di GB;
- aggiornamenti di PC e smartphone.
Facendo due conti:
- Streaming video in 4K: circa 7 GB per ora per dispositivo. Se due membri guardano film o serie per 3 ore al giorno ciascuno → 126 GB al mese solo di Netflix;
- Videoconferenze (Zoom, Teams, Meet): circa 2 GB per ora. Con 3 ore al giorno lavorative a testa → 240 GB al mese;
- Download giochi/aggiornamenti console: un titolo moderno può superare i 100 GB. Due aggiornamenti al mese → altri 200 GB;
- Uso generico (navigazione, social, musica): circa 50–80 GB a persona → 200–300 GB complessivi;
- IoT (casa connessa): trascurabile senza videocamere, 200 MB/ora per cam attiva, ipotizzando di avere 3 camere di sicurezza che registrano continuamente su cloud abbiamo altri 400 Giga al mese.
Chiaramente stiamo parlando di una famiglia che consuma decisamente molti Giga e che può arrivare a un totale stimato: 800–1.200 GB al mese. Altrettanto vero che negli aggiornamenti e nella navigazione abbiamo aggiunto anche il traffico prodotto da smartphone, che ha la sua banda e che quindi potrebbe non incidere sulla connessione domestica. Ma andando a valutare la casistica "peggiore" è semplice calcolare un range che arriva a 1.200 Giga / mese per mantenere connessa una casa con 4 persone (e un immobile) "naviganti".
Un consumo che mette subito in crisi anche le offerte più generose da 500/1.000 GB, poiché appena si parla di streaming e gaming condivisi sul WiFi domestico, i limiti si fanno sentire.
Costi a confronto
- FTTC: spesso si trovano offerte intorno ai 20–25 € al mese, illimitate, modem incluso o a parte;
- 5G con router: bisogna considerare l'acquisto del router (spesa intorno ai 200 €) e un piano dati con almeno 500 GB. Prezzo medio tra : 10 e 15 € al mese.
Le opzioni "illimitate" 5G esistono (come per esempio Very 100% Internet Full) ma non sempre garantiscono piena libertà d'uso su router. Prendiamo il caso dell'offerta Vodafone Bronze, che consente Giga illimitati ma soggetti a fair use (non superare 5x la media degli utenti), oppure il caso di WindTre Go Unlimited, che concede Giga illimitati ma solo per i primi 200 usati, poi la velocità si abbassa e rende questa offerta valida solo per chi usa relativamente pochi Giga.
Sulla carta, quindi, il 5G può costare meno di una Fibra in FTTC (potremmo pagare 9,90 € una connessione in 5G con molti Giga contro i 20 € attuali di una fibra in FTTC) ma bisogna valutare attentamente il consumo.
Quando il 5G è davvero un'alternativa alla FTTC
Ci sono casi in cui il 5G può avere molto senso:
- abitazioni con FTTC molto lenta: se la linea in rame non supera i 30–40 Mbps (e purtroppo in Italia ce ne sono ancora molti) un buon 5G può fare la differenza;
- single o coppie con consumi ridotti: se il fabbisogno mensile resta entro i 300 - 500 GB, il 5G è una scelta perfetta;
- uso temporaneo o transitorio: per chi si trasferisce spesso o non vuole vincoli di contratto;
- zone rurali o case vacanza dove la rete fissa non arriva o non si vuole attivare un contratto per un mese l'anno.
Questo lo sanno bene anche gli operatori, che infatti negli ultimi anni stanno convertendo la connettività FWA facendola funzionare con il 5G. Il caso principale è quello di TIM, che ha ribrandizzato la sua FWA in "Antenna 5G".
Quando il 5G non è assolutamente una scelta possibile
La risposta è molto semplice: quando la copertura non è ottimale. Tutto il nostro discorso infatti si basa sull'idea di avere una copertura perfetta del 5G, con una fibra zoppicante. Se invece la condizione è contraria, quindi con copertura 5G non perfetta e FTTC con velocità reali che si avvicinano a quelle nominali (quindi con connettività oltre i 100 Mb/s), il 5G è assolutamente sconsigliato.
Inoltre c'è da fare anche una valutazione sulla congestione della rete, che potrebbe essere sofferta da entrambe le tecnologie e che dipende dall'area geografica: nelle periferie delle grandi città potrebbe essere congestionata la rete FTTC e consentire di navigare a 20 o 30 Mb/s, mentre le antenenne 5G potrebbero permettere ottime connessioni; al contrario, in piccoli comuni dove tutti adottano la soluzione del 5G per la connessione domestica potremmo essere nell'esatto contrario, quindi con 5G congestionato e FTTC su cui siamo soli come la famosa particella di sodio nell'acqua ("c'è nessunooo!?").
Come comprendere qual è la soluzione migliore?
Il test empirico funziona meglio di mille parole: avete il 5G sul vostro smartphone? Provate a fare uno speedtest e verificate con il vostro mobile, nel punto in cui mettereste il router (che può essere diverso da dove avete il modem della fibra attuale, considerando che non è attaccato a nessuna linea ma solo alla corrente), quale velocità si può raggiungere. Lo stesso chiaramente fatelo con la vostra connessione domestica in FTTC (se già l'avete, altrimenti andate da un vicino) e valutate la velocità. Se possibile provate connettendovi con più device e comprenderete bene qual è la connessione più prestante.
FTTC e 5G insieme? La "strada di mezzo"
Una soluzione sempre più diffusa è combinare le due tecnologie: attivare una FTTC per garantire la base illimitata e affiancarla a un router 5G da usare come backup o per esigenze di velocità. Alcuni operatori lo offrono già come pacchetto.
È un modo per sfruttare la stabilità della rete fissa e la velocità del mobile senza preoccuparsi troppo dei limiti.
Chiaramente, in tal caso, se non si sfrutta un'offerta creata da un operatore i costi si alzano sensibilmente e non possiamo più parlare di benefici economici, quanto di utenti che hanno l'assoluta necessità di essere always on.
Come fanno in Germania, Francia e Spagna?
- Germania: la copertura FTTH è ancora limitata e molti utenti scelgono soluzioni 5G domestiche. Le offerte però spesso hanno limiti di 100 - 200 GB. Insomma, nell'esempio della famiglia di cui abbiamo parlato questa non è certo una soluzione.
- Francia: grande spinta sulla fibra pura, con prezzi molto bassi (anche sotto i 20 €). Il 5G domestico è visto più come soluzione di backup.
- Spagna: situazione simile all'Italia, con FTTC ancora diffusa ma copertura FTTH in crescita. Il 5G è usato soprattutto in aree rurali.
Il trend europeo, insomma, è chiaro: la fibra resta la soluzione principale (in particolar modo l'FTTH), ma il 5G si sta affermando come alternativa concreta dove la rete fissa non convince.
Quindi quale soluzione scelgo?
Scegliere tra FTTC e 5G non ha una risposta unica. Se il 5G è ottimo e la FTTC mediocre, può valere la pena provare con un router mobile. Ma per una famiglia numerosa e con consumi elevati, il limite dei Giga rischia di essere il vero tallone d'Achille. Certo, un single, anche con una vita digitale attiva, difficilmente arriverà a consumare più di 500/1.000 Giga e quindi la soluzione può essere adottata.
In conclusione possiamo affermare che, in linea generale, è meglio una FTTC da 100 Mbps (reali) senza pensieri che un 5G super veloce ma con il fiato corto sui dati, si spende qualcosa in più ma è il costo per la serenità. La situazione cambia diametralmente laddove la Fibra non supera i 20 o 30 Mb/s, poiché in tal caso le prestazioni del 5G (se ben coperti) possono fare la differenza.
La scelta finale dipende dalle abitudini digitali della casa e dal valore che si dà alla libertà di navigare senza limiti.